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Questo evento è passato.

In quale modo la rilettura del passato attraverso la lente del presente può aiutare a comprendere il proprio tempo?

Di fronte alla perdita di riferimenti postmodernista emerge il bisogno umano di orientarsi e non vi è nulla di più certo di ciò che è già stato. Nel mentre, il futuro attrae a sé il quotidiano, proiettandolo rapidamente in una dimensione tecnologica sempre più pervasiva.
Composto dalla scultrice Hande Şekerciler e dall’artista digitale Arda Yalkın, il duo turco ha:ar è impegnato in una ricerca compositiva e scultorea tra mondo fisico e virtuale che rilegge l’estetica dei grandi maestri del Rinascimento e del Barocco alimentando così una riflessione critica su ciò che è stato e ciò che è, offrendo suggestioni su ciò che ci attende.
In un’eco manierista, ogni singolo elemento delle loro opere è attraversato da una spiccata drammaticità, dai corpi tesi in pose mistiche alle nubi che rievocano stucchi barocchi. La tecnologia impiegata dagli artisti non rappresenta il cardine dell’esperienza estetica, ma trasporta il visitatore all’intersezione tra un linguaggio antico e uno inedito, in attesa dello svelamento di ulteriori significati possibili.

La mostra esplora la dualità tra digitale e realtà tangibile anche attraverso il dialogo tra le opere del duo e i lavori scultorei realizzati da Hande, la cui genesi resta legata al mondo virtuale della modellazione 3D. Partendo dalla figura umana, immersa in un’eco rinascimentale, l’artista indaga l’identità dei soggetti liberandoli da elementi caratterizzanti come chiome e indumenti, per presentarli all’osservatore al di là di ogni costruzione sociale, proiettati nel contemporaneo.

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